Mi chiamo Joele e ho 30 anni.

Durante il lockdown del 2020, ho avuto modo di conoscere meglio mia zia Carla sorella di mia madre, vivendo in villette bifamiliari attaccate abbiamo iniziato a passare molto tempo insieme. Un grande fratello non voluto, ne cercato. Con lei avevo l’impressione di essere più libero soprattutto perché zia Carla era di idee più giovanili. Nei mesi successivi, la nostra conoscenza si è approfondita fino a divenire intima, per intima intendo Sesso, io con poco pelo sono diventato esperto e con l’amore di Zia sempre più esigente…e porco. Nel progredire lo facevamo sempre più perverso. Lo so che non è normale per molti ma per noi era diventato naturale. Ai mie occhi rappresentava un’autorità naturale, inevitabile, paralizzante a cui ero condannato irresistibilmente, era un sogno era eccitante. Tutto‭ ‬è‭ ‬iniziato‭ ‬come‭ ‬un‭ ‬‭ ‬innocente‭ ‬gioco, zia Carla aveva 54anni appena compiuti quell’anno io 26 ma grazie a lunghe ore di palestra ne dimostrava sicuramente dieci in meno. Era molto colta, mi diceva sempre “il mio impegno è adesso governare il tuo morboso sentimento, prendendo atto che il perverso piatto della bilancia pende, inesorabilmente, verso la calda femmina.” Per chi la vedeva la prima volta appariva semplice e apparentemente bigotta. Sorella di mamma, ma tutto il suo opposto. Morbida nella sua anonima figura, donna senza frivoli,discreta, e riservata.

Suo marito faceva il dottore e in quel periodo era sempre in ospedale. Penso che non è stato capace di esaltare la reale indole di Zia oppure semplicemente si scopava un’altra tralasciando la moglie.

Oggi dopo 4 anni di relazione nascosta a tutti purtroppo per circostanze esterne legate alla sua salute, non possiamo più condividere quei momenti preziosi.

Nonostante questo, i ricordi di questa relazione rimangono preziosi e indelebili.

Oggi vorrei tanto ritrovare quella complicità  con qualche donna di età avanzata che condivida lo stesso entusiasmo e amore, anche se non sarà mai più come Zia Carla